Il Potere delle Donne

Open Source Transcript of Women's Power in Global Perspective
© 2008 Max Dashu ::: Italian translation by Lu Vi

DONNE MONUMENTALI

Sidamo Nel mondo sono riaffiorate le storie sommerse delle donne grazie ai ritrovamenti archeologici, fra i quali antiche sculture di pietra che onorano le donne, come i monumenti femminili dell'Etiopia.

Megalite di Aveyron Monoliti simili con pesanti collane, seni femminili, mani sul ventre furono eretti nell'antica Francia Questo, la Signora di S. Sernin, ha 5000 anni. Se ne sono trovati nel bacino di Parigi e nel nord-est.

Megalite di Guernsey Ci sono megaliti di antenate in Portogallo, in Corsica, nel Tirolo italiano e a Guernsey, nelle isole Channel.

Bülbül Monumenti di antenate si stagliano nelle steppe dell'Asia centrale, dall'Ucraina alla Mongolia.

Le Bülbül dorate di Ordos I Turchi le chiamano bülbül - nonne. Molte tengono un calice davanti al grembo.

Sumatra Sull'altopiano di Pasemah, nella Sumatra sud-occidentale, furono scolpite donne enormi; alcune con bambini, altre mentre cavalcano il bufalo, simbolo della matrilinea per i Minangkabau. Altri monumenti femminili furono eretti all'estremo est dell'Indonesia, nel Sulawesi.

San Augustin Monumentali madri del clan vennero costruite davanti ai templi di pietra della cultura S.Agustín, in Colombia.

La Chaquira La figura di una guardiana scolpita su un'alta roccia è chiamata dai Colombiani La Chaquira.

 Appalachia Nel sud dell'Appalachia le donne sono molto presenti nell'arte dei templi a tumolo degli antenati, ma queste statue di pietra non compaiono nei libri di storia americani.

Statua Huastec Gli Huastec del Messico orientale hanno creato stupende statue di donne che indossano acconciature rituali.

Costa Rica Rocce vulcaniche scolpite in Costa Rica mostrano donne possenti e padrone di sé. Alcune si tengono i seni in un gesto rituale che evoca il potere di nutrire.

Giza Questa regina di Kemet proviene dal tempio di Giza, vicino alla grande piramide. Le antiche egiziane godevano del diritto di proprietà ed erano sacerdotesse, commercianti, tessitrici, supervisore, dottoresse e a volte anche scribe.

Warka Questa testa è conosciuta come la regina di Warka, o Uruk, città della dea Inanna. Era venerata come "regina, grande scriba,eroica principessa". I testi sumeri a volte nominano le fondatrici delle dinastie, come Kug-Bau “la taverniera che decise di fondare Kish".

Elche In Spagna, le sculture più imponenti e diffuse di 24 secoli fa sono di donne iberiche. Nessuno sa se raffigurassero sacerdotesse, dee, antenate o donne comuni. Questo capolavoro poco conosciuto è chiamato la Signora di Elche.

La Signora di Baza E qui, su un trono alato, siede la Signora di Baza. Molte di queste donne iberiche sontuosamente vestite tengono in mano vasi per la libagione.

 

FONDATRICI, CAPITANE E REGINE

Colei che crea e dà la legge (scorrevole) Ogni cosa ha origine dalle fondatrici della cultura:

Iside, Cibele e Demetra Furono Iside, Cibele e Demetra a dare le leggi, il sapere e a portare l’agricoltura e altre arti a Kemet, odierna Turchia, e in Grecia.

Nü Gua insegnò ai Cinesi come irrigare con dighe e canali, istituì il matrimonio e inventò il flauto.

Gli aborigeni australiani celebrano Ngalyod in qualità di madre, maestra e apportatrice di cultura.

Gli Yoruba della Nigeria chiamano Yemaya "madre nostra, colei che ci ha dato la legge".

Nelle Filippine, Lubluban consegnò le prime leggi sul rituale, sulla proprietà e sull'eredità.

Gli Shawnee ricevettero le leggi, le cerimonie e l'uso del fuoco da Kokomtheyna, la creatrice.

Ptesan Wiñ, la Donna Buffalo Bianco, diede ai Lakota la sacra pipa e le sette cerimonie

e Estsanatlehi, la Donna che si trasforma, istruì i Dineh o Navajo.

La dea Tökisy fondò i clan dei Toda nell'India del Sud, conferì loro i nomi e istituì le cerimonie e il culto.

Due antiche sciamane dello Yunnan, Mili Jide e Mapu Shaode insegnarono ai Jinuo la caccia e la raccolta.

In Colombia Dabeiba insegnò al popolo dei Catío a tessere, costruire cesti, la ceramica e a coltivare, e i Chibcha attribuiscono a Bachué l'insegnamento del loro modo di vivere.

Mama Huaco In Perù i re inca avevano una controparte femminile, le coya, sacerdotesse della luna. La prima coya fu Mama Huaco, la "sacra madre". Dopo la conquista spagnola, uno storico peruviano scrisse: "Era una strega, ma aiutava i poveri."

Sinú: suppellettile con quattro donne, Betancí Nella Colombia del Nord gli Spagnoli rimasero stupiti nello scoprire che il regno di Finzenú era governato da una condottiera che apparteneva a una lunga dinastia di Cacica.

La donna-rana dei Sinú Gli abili fabbri zenú hanno creato molte icone femminili adorne di rane e spirali e hanno allestito i ricchi templi dedicati alla dea Dabeiba.

Anacaona Nello Xaragua, l'ultima parte di Haiti non ancora conquistata, la capa dei Taino era Anacaona. È descritta da Bartlomeo de las Casas come "una bella donna, prudente, creativa e autoritaria." Ma nel 1503 il governatore spagnolo ne tradì l'ospitalità, trucidò i suoi capi, la catturò e l'uccise.

Nanyehi (moderna) Presso i Cherokee la ghigau, o la beneamata, era a capo del consiglio delle donne e membro di quello dei capi. Questo moderno disegno ci mostra Nanyehi, per gli Inglesi Nancy Ward, che divenne ghigau nel 1755, dopo che ebbe rovesciato con coraggio le sorti di una battaglia.

Nanyehi (ritratto del XIII secolo) Quando i coloni europei conquistarono le terre cherokee, i loro capi si stupirono nel vedere che Nanyehi parlava al tavolo dei negoziati e invocava la pace chiedendo: "Che le vostre donne ascoltino le nostre parole." Ma la cultura dei coloni, al contrario di quella creek e cherokee, non dava voce alle donne nelle decisioni politiche.

La Via del Pianto: cacciata delle Nazioni indiane del sud-est Nanyehi esortò sempre il suo popolo a non vendere la terra, ma nel 1838 gli Stati Uniti si impadronirono di quella delle Nazione indiana del sud-est, costringendo gran parte del suo popolo sulla Via del Pianto.

Conduzione a due generi Gli Shawnee di Miami e il popolo degli Illinoi avevano organizzazioni parallele di cape e capi. Le donne avevano l'autorità di pretendere la fine della guerra. [Le cape dirigevano la semina collettiva e la preparazione dei festeggiamenti nelle cerimonie] Questo tipo di leadership duale è conosciuta anche in alcune zone dell'Africa.

Tsagaglalal Tsagaglalal fu una grande capa della storia wishram. Il coyote annunciò che il mondo sarebbe cambiato e che le donne non avrebbero più comandato, ma pose un'immagine di Tsagáglalal su una roccia vicino al fiume Columbia, affinché vegliasse sul popolo.

“Capa kwakuitl” Ma queste storie indiane raramente sono state prese sul serio. Spesso non ci rimane che qualche sporadico frammento senza nemmeno un nome, come questo. Le sue regalie suggeriscono che la leadership di questa capa doveva essere sia spirituale che politica.

Libushe Successe lo stesso anche a Libushe, la leggendaria veggente ceca che governò con le sue due sorelle, una guaritrice e una divinatrice, fino a che gli uomini non domandarono di avere un capo come le altre nazioni. Libushe acconsentì, ma predisse che il risultato sarebbe stato tasse e guerre. Si dice che le sue successore combatterono una guerra amazzone contro il nuovo ordine. La storia ceca dice che Libushe fondò Praga e che le sue profezie si avverarono.

Testa celtica La tradizione celtica ricorda forti guerriere e regine indomabili, come Medb Lethderg. Si dice che non avrebbe permesso a nessun uomo di essere re d'Irlanda se non l’avesse presa come regina, reminescenza di un antico matrilignaggio irlandese. [Immagine di un’antica testa della Britannia]

Fu Hao Questo glifo in bronzo appartiene a Fu Hao, una sposa-regina di 3200 anni fa, che fu anche un importante generale e una leader spirituale. La sua è la più ricca tomba [sopravvissuta] della dinastia Shang [piena di rare giade neolitiche, bronzi e altri tesori. Per la sua sepoltura persero la vita sedici schiavi.]

Ahmose Le donne di Kemet della XVIII dinastia detenevano un grande potere, incominciando da Ahhotep I, che scacciò gli invasori stranieri, e proseguendo con sua figlia Ahmose Nefertari, qui ritratta.

Ritratto di Hatshepsut Poi fu la volta di Hatshepsut, l'eccezione più fenomenale al governo di faraoni maschi. Indossò i segni maschili del comando:

Sfinge di Hatshepsut il nemes,il gonnellino e perfino la barba posticcia dei faraoni. Statua in granito Hatshepsut restò sul trono per 25 anni, costruì templi magnifici e inviò una flotta commerciale in Somalia. Si sa di altre due donne che regnarono come faraoni per diritto: Sobekneferu e Twosret.

La kandake Amanitore Negli stati sudanesi di Napata e Meroë, le regine godevano di una grande autorità, soprattutto come alte sacerdotesse. Le iscrizioni napata enfatizzano una linea ereditaria femminile, che risale fino a sette generazioni di madri. La prima è la kadake Amanitore.

Amanishaketo E questa è Amanishaketo. Nel 24 a.C., la regina di Meroë, Amanirenas, combattè con valore contro i Romani. Perse un occhio per difendere l'indipendenza del suo paese [I Romani presero il titolo della regina, kadaki, per il suo nome proprio che divenne Candace – pronunciato kandaki. Controllare per credere]

Ritratto da Ilé Ifè Questo capolavoro proveniente da Ilé Ifè ritrae una regina yoruba. Il potere delle Regine Madri dell’Africa occidentale è leggendario, da Asantehemaa in Ghana ad Amina, la regina guerriera degli Hausa che regnò nella Nigeria del Nord dal 1576 al 1610.

Regina Madre yoruba – Statua di palazzo Spesso le regine madri africane avevano i loro propri guerrieri, ufficiali e corti. Alcune governarono da sole, altre, come questa regina madre yoruba, esercitarono il potere dietro il trono, spesso nominando o scegliendo il re, a volte destituendolo o contravvenendo ai suoi ordini.

BaChokwe In Angola, il sacro trono dei BaChokwe si fonda letteralmente sulle madri ancestrali. Secondo la tradizione, intorno al 1600 un capo lunda elesse sua figlia Lweji al governo, passando sopra i suoi fratelli che litigavano per la posizione di capo.

Il trono usurpato I fratelli cercarono di rovesciarla, come si evince dalle sculture di questo trono, ma fallirono. Così si spostarono in Angola dove fondarono la nazione dei BaChokwe.

Lunda Alcuni titoli lunda, Prima colonna o Prima donna coraggiosa, dimostrano che gli uomini si impossessarono delle alte posizioni detenute un tempo dalle donne. Alcune maschere ancestrali pwo rappresentano capi femmina, comuni nel sud dell'Africa centrale.

Abla Pokou La nazione dei Baulé onora una fondatrice: la principessa ashanti Abla Pokou che guidò il popolo in fuga lungo il fiume, dal Ghana alla Costa d'Avorio. Questa moderna scultura la mostra seduta sullo sgabello sacro della tradizione akan.

Murale bidjogo Amilcare Cabral scrisse dei Guinée Bissau: "Nel nostro paese c'erano perfino società matriarcali in cui le donne erano l'elemento più importante. Sulle isole Bijagos c'erano regine e non perché figlie di re. Lo erano perché succedute a regine. Anche i leader religiosi erano donne …" (da Cabral, Return to the Source. Selected Speeches, 1973. Guinée Bissau)

Mikogami Il Giappone entrò per la prima volta nella storia scritta con i racconti cinesi di Wa, il paese delle Regine. Le donne avevano sia autorità religiosa che politica. Verso l'anno 200, il popolo si rivolse a Himiko, un'anziana sciamana, affinché riportasse l’ordine tra le fazioni guerriere.

Regina thai Anche le storie orali dei Thai attribuiscono poteri sciamanici a una regina che ricorse a un tamburo sacro per difendere il paese da un re invasore. In Birmania, la regina della luna Camadevi, qui ritratta, sconfisse un pretendente aggressivo con il magico potere del suo pareo.

Sondok [corona d’oro di una regina pressoché a lei contemporanea] Sondok fu una grande regina dello stato coreano di Silla, 634-47 d. C.

L’osservatorio di Sondok Costruì molti templi buddisti e questa Torre della luna e delle stelle di Kyongju, che viene riconosciuto come il primo osservatorio astronomico dell'Asia orientale.

La sultana mamelucca: cassero mediovale del Cairo In molti tempi e luoghi le donne hanno dovuto superare alte barriere per arrivare al potere politico. Mille anni fa, in un harem del Cairo, una schiava sudanese passò dalla schiavitù al comando

M oschea mamelucca
organizzando le truppe imperiali di schiavi neri in una forza politica. Gli storici non riportano il suo nome, ma suo figlio divenne il califfo al-Munstansir. [Periodo mamelucco, Egitto]

Wu Zetian, 625-705 Wu Za Tian percorse la classica strada che porta al potere le donne nel patriarcato: legarsi a un uomo potente. Iniziò come giovane concubina di 5° rango nell'harem imperiale. Quando l'imperatore morì divenne reggente per i suoi figli.

Wu 2 Quando questi morirono, Wu fu la sola donna nella storia della Cina a diventare imperatrice, governando di diritto. I Confuciani fecero resistenza, asserendo che una donna non avrebbe mai potuto governare. Ma l'imperatrice Wu prevalse, in parte per una famosa riforma delle tasse, ma anche grazie a un'abile strategia. Governò per 40 anni.

Rilievi di un tempio khmer, dedicato probabilmente alla dea Uma Le regole sociali erano ben diverse nel sud-est asiatico, dove cape, cape-clan, guerriere e sciamane erano potenti. I viaggiatori cinesi si stupirono nel trovare giudici, ufficiali e scribi donne tra il popolo khmer della Cambogia.

Nü Ren Guo Anche in Vietnam i Cinesi restarono colpiti dalla libertà delle donne a tal punto che un artista scrisse il Nü Ren Guo - Paese delle donne - riferendosi a queste suonatrici di tamburo. E non certo perché non ci fossero uomini in Vietnam!

Nü Wang Le fonti cinesi posizionano i paesi delle donne nelle regioni orientali e occidentali del Tibet. Nel 586 i resoconti della dinastia Sui parlano di un paese delle donne nel Tibet orientale, e notizie cinesi più recenti affermano che, fino all'elezione di un uomo nel 742, governarono le donne.

Aliquippiso I coloni europei rimasero a loro volta sconvolti nel vedere che le donne indiane americane non erano beni di possesso, ma forze economiche, culturali e politiche potenti che includevano cape, anziane, sciamane e sostentatrici. Qui Aliquippiso (Aliquippa) della Lega delle Sei Nazioni incontra il presidente Giorgio Washington.

La famiglia dei Seneca, Ontario Gli Irochesi disprezzavano i coloni perché disdegnavano il potere femminile: "Fratelli! I nostri antenati considerano una grande offesa rifiutare i consigli delle donne, soprattutto di quelle che governano. Sono considerate le padrone della terra!"

Attakullakulla Attakullakulla dei Cherokee, zio della beneamata Nanyehi, sfiduciò la delegazione tutta maschile americana chiedendo: "Dove sono le vostre donne?" La partecipazione delle donne in diplomazia era garanzia di intenzioni pacifiche, mentre la loro assenza era un cattivo segno, come riveleranno poi gli eventi.

Antico vaso greco di influenza libica L'impegno politico è solo una delle molte sfere del potere femminile. Ora prenderemo in esame le culture del diritto materno, dove l'autorità delle madri del clan e delle anziane è incorporata nel tessuto sociale.

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Women's Power in Global Perspective © 2008 Max Dashu



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